Mettersi in proprio, come aprire una paninoteca
- 11/03/2014
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Se non proprio escluso, la ristorazione è uno dei settori che sembra aver superato meglio la crisi economica: tra le attività che possono fare al caso di chi è alla ricerca di un’idea imprenditoriale c’è l’apertura di una paninoteca. Ma come aprirla? Prima di parlare della parte burocratica è bene sapere che aprire una paninoteca comporta un importante investimento economico che, per un locale situato in una zona centrale e di grande dimensioni, può superare i centomila euro.
Per gli aspetti burocratici i passi da compiere sono: aprire partita Iva, iscriversi al registro delle imprese per la Camera di Commercio e all’Albo delle imprese artigiane; richiedere l’autorizzazione dell’Asl; avere il libretto di idoneità sanitaria per tutti i lavoratori; richiedere l’autorizzazione del comune alla somministrazione cibo (iscrizione al R.E.C.); possedere un diploma di scuola alberghiera o di un corso professionale riconosciuto dalla regione; piano HACCP.
Se si vuole invece provare a ridurre l’investimento iniziale, si può pensare di aprire una paninoteca ambulante: in questo caso i costi iniziali si abbassano perché viene meno la spesa più grande rappresentata dal locale e le attrezzature da acquistare sono solo quelle indispensabili per la preparazione del cibo.
Infine, altra possibilità è quello di aprire una paninoteca in franchising che permette di usufruire di un marchio alle spalle e di un sostegno nelle pratiche per l’apertura dell’attività. Come aspetto negativo però c’è la percentuale sulle vendite da corrispondere al franchisor.
Scritto da Bruno De Santis. -