Ministero della Giustizia: 320 posti

  • 08/09/2017
  • Sono 320 i posti messi a concorso dal Ministero della Giustizia: è stato indetto il concorso per entrare in Magistratura con scadenza fissata al 5 ottobre e selezione tramite titoli ed esami. Come detto sono 320 i posti per Magistrati Ordinari messi a bando e possono ambire al posto le seguenti categorie: magistrati amministrativi e contabili; procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti statali, con qualifica dirigenziale o assunti in posizioni corrispondenti all’area C, secondo quanto previsto dal CCNL comparto Ministeri, con minimo 5 anni di anzianità professionale, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; docenti universitari di materie giuridiche con diploma di laurea in giurisprudenza, che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, assunti in seguito a procedure concorsuali per le quali si richiede il diploma di laurea in giurisprudenza, conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità e privi di sanzioni disciplinari; abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari; giudici di pace / onorari di tribunale, vice procuratori onorari e giudici onorari aggregati, che abbiano ricoperto il ruolo per almeno 6 anni senza demerito, revoca e sanzioni disciplinari; laureati in giurisprudenza che hanno conseguito il titolo, eccetto che nel caso di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che hanno conseguito un diploma presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche, o un dottorato di ricerca in materie giuridiche, oppure il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, oppure che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114.
    La selezione prevede tre elaborati e un colloquio, incentrati sulle seguenti materie: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; lingua straniera, a scelta fra inglese, francese, spagnolo e tedesco.
    Le domande di partecipazione vanno inviate tramite la procedura online disponibile su https://concorsi.giustizia.it/concorsomagistratura/.


    Redazione giornalistica
    Impiego 24.it
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