Puglia, oltre 100mila posti persi
- 21/12/2013
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Oltre centomila posti persi dal 2012 ad oggi, un media di 133 posti di lavoro bruciati ogni giorno: sono i numeri della crisi in Puglia diffusi dalla Uil regionale. Dati che illustrano meglio di ogni parola la difficoltà economica in cui versa la Regione: in pratica è come se ogni giorno venisse a mancare una fabbrica di medie dimensioni. Per questo Aldo Pugliese, segretario della Uil Puglia, chiede di rompere gli indugi: “Non c’è più tempo, il 2014 deve essere contraddistinto da misure forti in grado di cambiare l’inerzia che sta minando la tenuta socio-economica della Regione”.
La crisi non risparmia nessuna città: da Bari a Lecce, i lavoratori che rischiano di perdere il proprio impiego non si contano. Ad esempio nella provincia di Bari sono nate 177 nuove aziende nell’anno in corso, ma al contempo il numero delle imprese chiuse ha superato le trecento unità (309). Nella Bat le cose non vanno meglio con i 170 licenziamenti della Franzoni, mentre a Lecce si contano ben 700 lavoratori in mobilità per Adelchi.
Situazione ancora più difficile a Taranto: qui tra le procedure per la riduzione del persone per 140 lavoratori della Cementir, le oltre 400 cassa integrazioni avviate da Sural, Nardelli e Miroglio c’è poco da stare allegri.
Scritto da Bruno De Santis. -