Scuola, 150 euro in meno ai professori
- 09/01/2014
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Centocinquanta euro al mese in meno nella busta paga dei professori: è la sorpresa di inizio 2014 per gli insegnanti italiani. Il ministero dell'Economia ha, infatti, chiesto la restituzione degli scatti stipendiali già percepiti nel 2013 con una trattenuta pari a 150 euro lordi mensili a partire da gennaio 2014 e fino all'estinzione del debito.
Una decisione che arriva dopo che a settembre il governo Letta aveva bloccato retroattivamente lo scatto previsto per il 2013. Già all'epoca dei governi Berlusconi e Monti era stato deciso il blocco degli scatti stipendiali automatici previsti dal contratto collettivo: così gli insegnanti che avrebbero dovuto percepire l'aumento di stipendio nel triennio 2010-2012 se lo sono visti bloccare. Poi si era provveduto a pagare lo scatto del 2010 con i risparmi delle riforma Gelmini e quello del 2011 prelevando 250 millioni di euro dal fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa; per il 2012 erano già stati trovati 120 milioni di euro e nel 2013 è tornato tutto come prima, con gli insegnati cui spettava l'aumento che si sono trovati stipendi più alti a partire da gennaio 2013. Ora però quei soldi il governo li chiede indietro e non mancano le polemiche: il ministro Carrozza ha chiesto di sospendere la la procedura di recupero degli scatti stipendiali per il 2013, mentre il segretario del Partito Democratico parla di "figuraccia" e chiede al governo di correre subito ai ripari. Intanto i sindacati sono sul piede di guerra, pronti allo sciopero generale se il Ministero dell'economia non dovesse fare retromarcia, ma dal governo assicurano che la restituzione non ci sarà.Scritto da Bruno De Santis.
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