Trovare lavoro: ecco i settori dove è più facile
- 18/03/2014
-
Tra i dati che riguardano il mercato del lavoro sta emergendo con sempre maggior chiarezza come il distacco tra le esigenze delle aziende e la formazione dei giovani incide in modo pesante sui livelli di disoccupazione. Dato questa premessa diventa quindi fondamentale la scelta del percorso di studio: chi si trova davanti al dilemma di scegliere l'università o un percorso di formazione, può trovare un aiuto nei dati forniti dalla Commissione Europea sulle tendenza nella variazione dei posti di lavoro nei vari settori dal 2000 ad oggi.
I dati mostrano un netto calo dell'industria: settori quali il tessile, l'industria della gomma, della plastica, legno e mobili, miniere, chimica, farmaceutica e autoveicoli hanno registrato un perdita di posti di lavoro con cali che hanno raggiunti in alcuni casi picchi di oltre il 30%. Tale tendenza negativa riguarda in generale tutti i paesi dell'Unione, mentre un fenomeno relativo soltanto all'Italia è il calo di posti di lavoro nel settore educativo e dell'istruzione: nel nostro paese si è registrato una diminuzione del 6%, mentre la media europea è del +11%.
Segnali positivi arrivano invece dal settore dei servizi amministrativi con un lusinghiero +60% rispetto ai dati del duemila; segno più anche per settori quali software, arte e intrattenimento, attività legali, ricerca scientifica, ristorazione, sanità e assistenza.
Scritto da Bruno De Santis.
-